Alessandra Angelelli

Vorrei continuare questo percorso con la rete per condividere le mie esperienze ed imparare da quelle altrui. In futuro mi piacerebbe contribuire ad iniziative anche più socialmente concrete per diffondere i pensieri della rete ad un pubblico sempre più ampio.

Elena Masetti Zannini

Vorrei che la Rete per i diritti potesse diventare la voce di tutti, una grande cassa di risonanza, un megafono in cui la voce di ciascuno possa arrivare il più lontano possibile ed al maggior numero di persone, a prescindere dal sesso, dalla razza, dalle opinioni politiche, dalla religione, dall'orientamento sessuale, dando così vita a nuovi stimolanti progetti che possano contribuire alla crescita della società civile. Nelle scuole, nelle Università, nelle carceri, nei centri di accoglienza, nei quartieri più stigmatizzati, nei luoghi spesso dimenticati e "meno privilegiati", è lì che la Rete, con le forze di ciascuno, può e deve farsi sentire.

Emiliano Michelutti

Mi aspetto che la Rete, partendo da alti spunti sul tema dei diritti, sia in grado, sempre, di scendere nell'esperienza, analizzando le varie facce della società e divenga vero 'ponte di occasioni' che unisce persone, storie e professioni differenti. In una 'miscellanea' umana e di competenze che, per quanto mi riguarda, deve essere il vero elemento di forza e di novità del messaggio.

Ofelia Valentino

Con entusiasmo sono entrata nella Rete perché trovo sia importante avvicinare i cittadini ad una cultura dei diritti. Per questo vorrei anche spostarmi dal mio principale interesse (minori) e promuovere, con l'aiuto dei miei "compagni di viaggio", anche altri temi. Dalla Rete - e con la Rete - mi aspetto di trovare un modo ancora più diretto e coinvolgente di diffondere le nostre iniziative.

Martina Flamini

Credo che la partecipazione alla Rete per i Diritti sia per me una grande occasione di riflessione, di condivisione di dubbi e di conoscenze. Mi piacerebbe portare la Rete nelle scuole, nelle case famiglia, nei centri di accoglienza, nelle scuole di italiano per gli stranieri. Mi piacerebbe che, attraverso le immagini, la musica, il teatro, lo sport si riesca a mostrare a tutti – cittadini italiani e cittadini di paesi lontani - quanto importante sia lavorare tutti insieme per prenderci cura e tutelare, ciascuno nel suo modo, i diritti che la nostra Costituzione ci ha donato.

Ilaria Mazzei

Dalla Rete mi aspetto iniziative, incontri culturali, approfondimenti, ecc. con particolare attenzione agli aspetti della fragilità e dell’inclusione. Il mio contributo alla Rete è nella partecipazione all’organizzazione di occasioni di incontro tra le diverse realtà milanesi per contribuire ad arricchire il confronto e la riflessione su temi sociali, coinvolgendone direttamente i protagonisti. 

Chiara Valori

Partecipo alla Rete per i Diritti perché - accogliendo anche la prospettiva dell'altro - riusciamo a costruire una nuova consapevolezza, fondata sul rispetto e sul dialogo. Metto a disposizione tempo, competenze e voglia di confrontarmi.

Nicola Pietrantoni

Vorrei che la Rete diventasse uno spazio ideale, senza etichette e senza confini, instancabilmente proiettato a condividere idee e contenuti reali, in grado anche di costruire o rafforzare una concreta coscienza collettiva. Vorrei offrire il mio contributo alla necessaria e urgente riflessione sul tema dei diritti e della loro tutela, anche attraverso la ricerca e la condivisione di altri punti di vista qualificati, nella prospettiva di un percorso dinamico, costruttivo e, dunque, di crescita “per la Rete” stessa.

Diletta Stendardi

Partecipo alla Rete dei Diritti perché ne apprezzo i valori fondanti: impegno per la comunità, fiducia e dialogo tra posizioni ed esperienze diverse; e perché rende visibili e crea sinergie tra tante esperienze virtuose della nostra città. Il fatto che le attività della Rete siano partite provando ad ascoltare anche le voci del mondo del carcere mi pare il segno di un impegno serio a riconoscere che quel mondo fa parte della nostra città non meno di altre componenti e con pari dignità. Penso di poter offrire un contributo alla Rete nella riflessione sulla Giustizia Riparativa come spazio di ascolto dei vissuti di ingiustizia e strumento gestione costruttiva dei conflitti.

Giuseppe Berti

Posso mettere a disposizione della Rete per i diritti le mie competenze e conoscenze nell’ambito del mondo lgbti+. In particolare, sono disponibile a proporre temi nell’ambito dei diritti lgbti+ e organizzare i relativi eventi. Vorrei raggiungere quella parte della cittadinanza che non frequenta i tribunali o i convegni. La Rete per i diritti, grazie alle diverse professionalità e competenze, può svolgere un importante ruolo per la promozione e la difesa dei diritti.