Sono un giudice in forza alla prima sezione civile del Tribunale di Milano, sezione che tratta proprio le materie cui sono più appassionata e cioè i diritti fondamentali della persona; quello che mi interessa di più è vedere come gli istituti del nostro diritto si confrontino con le esigenze concrete delle persone, che nel settore dei diritti fondamentali sono spesso le domande degli ultimi, dei discriminati, degli offesi o di coloro che non hanno la ribalta della vita economica.
Quello che mi piace della Rete e che mi aspetto continui sempre più intensamente è l’attenzione alle domande fondamentali della società civile, che sono tante e molto diverse tra loro, e lo sforzo di offrire una riflessione, spesso tecnica e sempre esperienziale per sollecitare la crescita della coscienza civile, per abbattere i muri della solitudine nei quali il rischio di chiudersi è forte; mi piace molto anche l’approccio multidisciplinare veramente molto prezioso.
Della Rete per i Diritti penso…
Quello che potrei fare per la Rete non è molto ma mi piacerebbe portare un po’ della mia esperienza del mondo equo solidale, di progetti concreti di cooperazione e di integrazione, della mia esperienza con gli studenti nell’avvicinarsi ai diritti fondamentali e anche un po’ della mia esperienza professionale nel settore dei diritti della persona in un mondo che cambia.