Il 9 ottobre la Rete per i Diritti si è data appuntamento al Bosco in Città per discutere insieme e in presenza delle iniziative da programmare e presentare nei prossimi mesi.
Un incontro informale e piacevole durante il quale, tra un piacevole pranzo al sacco e un “verbale” scritto su un tovagliolo di carta, la Rete ha confermato la sua intenzione di rimanere un gruppo destrutturato e libero, aperto al confronto nel rispetto del contraddittorio.
Tra gli impegni presi per i prossimi mesi, quello di lavorare sui canali di comunicazione per rafforzare le possibilità di confronto e per raggiungere un pubblico sempre più ampio; in questo senso si intende riprendere a interagire con il mondo della scuola e dell’università e cercare di lavorare per una Rete sempre meno “milanocentrica”, cercando di proporre iniziative nei territori limitrofi anche attraverso nuove relazioni con le realtà associative che operano sui territori.
Tre i filoni di lavoro principali individuati per i prossimi mesi:
- CITTÀ, DIRITTI E PARTECIPAZIONE, riprendendo il filo della riflessione iniziata nella scorsa primavera con la Biciclettata dei Diritti per approfondire ulteriormente il modo in cui le diverse sfaccettature della parola “diritti” trova attuazione nei diversi ambiti urbani;
- LINGUAGGIO E DIRITTI, con una riflessione su come il rispetto dei diritti passi anche attraverso le parole, su come la comunicazione possa agevolare o al contrario contrastare l’accesso ai diritti e sul ruolo che possono avere i mezzi di informazione e i vecchi e nuovi canali di comunicazione;
- AMBIENTE, comprendendo in questo filone sia temi generali particolarmente rilevanti in questo periodo storico, come quello dei cambiamenti climatici e della giustizia ambientale, ma anche una riflessione sulle relazioni possibili tra l’essere umano, la natura e gli animali, fino all’analisi di casi concreti e ben circoscritti (ad esempio la sostenibilità ambientale a Palazzo di Giustizia).
Resta inoltre l’intenzione di lavorare su molti altri temi, tra cui alcuni particolarmente cari alla Rete dei Diritti e già oggetto di iniziative in passato come quello dei minori e quello delle migrazioni.